Apnea notturna
Cos’è l’apnea notturna?
Nei casi più gravi chi russa può venir svegliato dal rumore da lui stesso provocato. Inoltre possono verificarsi delle pause nella respirazione di 30 secondi e più, dovute al collasso del palato molle. Queste pause respiratorie possono ripetersi fino a 100 volte per notte, ciò che compromette notevolmente la qualità del sonno. Quando il russare assume proporzioni di questo tipo ed è accompagnato da pause respiratorie si parla di sindrome da apnea ostruttiva notturna (OSAS) e va considerato un disturbo grave del sonno.
La sindrome da apnea notturna è sovente accompagnata da violenti incubi. Durante l’apnea il dormiente va incontro ad un deficit importante di ossigeno. Il corpo manda un segnale di difesa che fa aumentare lo spasmo respiratorio e la tensione dei muscoli e delle vie respiratorie, ciò che permette di riattivare la respirazione. Si scatena così una reazione di stress che fa aumentare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. Ne consegue inoltre un aumento dei livelli di adrenalina. Talvolta il risveglio è accompagnato da elevata frequenza cardiaca, ma nella maggior parte dei casi la reazione di stress avviene nel sonno senza che il dormiente se ne accorga.